Copertina di Valeria Petrone |
Questo post è dedicato all’opera
di un grande della letteratura per l’infanzia italiana, Gianni Rodari
(1920-1980), maestro elementare prima, giornalista e autore di innumerevoli
storie per bambini in seguito, tanto da aver vinto, nel 1970, il celebre Premio
Andersen. Il libro in questione è intitolato: Le favolette di Alice, una raccolta di mini avventure la cui
protagonista, Alice Cascherina, ha la particolarità di essere minuscola e di
potersi infilare dovunque, un po’ per sbaglio, cascandoci dentro, un po’ per
curiosità. Per fare alcuni esempi la piccola Alice si ritroverà prigioniera di
una bolla di sapone, della sua stessa torta di compleanno e persino di una
lucciola! Ma nonostante tutte le situazioni difficili in cui la bambina
riuscirà a cacciarsi, talvolta vedendosela anche brutta, non perderà mai il
sano desiderio di esplorare il mondo che la circonda e di scoprire con occhi
attenti cose sempre nuove. Alice Cascherina diventa un po’ il simbolo
dell’infanzia, poiché contraddistinta da quella curiosità mista a incoscienza
che, con l’età adulta, si tende a perdere (anche se la regola non è generale).
Le prime due favolette di Alice, Alice Cascherina e Alice casca in mare, sono uscite sul Corriere dei Piccoli nel 1961 e, successivamente, nel 1962, entrarono
a far parte di Favole al telefono.
È solo nel 1995 che l’intera
produzione di Rodari avente per protagonista la pestifera bambina verrà
pubblicata postuma in un unico volume, edito da Einaudi Ragazzi, e accompagnato
dalle illustrazioni di Paolo d’Altan.
La versione che ho avuto modo di
leggere, sempre edita da Einaudi Ragazzi, è invece uscita nel 2011 con le
simpatiche illustrazioni, tutte a colori, di Valeria Petrone, ed è una lettura
consigliata a bambini a partire dai 6 anni d’età.
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