Copertina di AntonGionata Ferrari |
Be’, diciamocelo, da quando
Valentina, meglio nota come Cappuccetto Rosso, è scampata alle sgrinfie del
lupo diventando famosa ha iniziato proprio a montarsi la testa. Prima andava
sempre a trovare nonna Marisa, ma ora è troppo presa dalle sue mille attività
che non le consentono neppure di andare a scuola! La nonna è molto arrabbiata.
Anche lei, in fondo, se l’è vista davvero brutta in quell’occasione, eppure
nessuno dopo il fattaccio si è mai interessato a lei.
Così ora la nonna è decisa a
correre ai ripari per raddrizzare figlia e nipote, diventate entrambe assai
superficialotte, e inizia a prendere lezioni speciali da una strana vicina di
casa…
In Cappuccetto Oca Roberto Denti traccia un poco lusinghiero ritratto,
ahimè fin troppo fedele, della società moderna, sempre più improntata sulla
superficialità e la leggerezza.
Gli antefatti della storia sono
quelli narrati nella famosissima favola di Cappuccetto
Rosso. A quanto pare, anziché fare tesoro della brutta esperienza vissuta per
maturare e diventare più saggia, la bambina si è invece trasformata… in
un’ochetta!
Cappuccetto Oca è stato pubblicato per la prima volta nel 2006 da
Edizioni Piemme nella collana Battello a Vapore, serie bianca (5+). Le
simpaticissime illustrazioni che accompagnano il testo sono di AntonGionata
Ferrari e sono tutte a colori.
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