Copertina di Paolo Barbieri |
George R. R. Martin è diventato
famosissimo grazie alle Cronache del
ghiaccio e del fuoco, ma pochi forse sanno che, nel lontano 1980, è stato
anche autore di un libro per ragazzi intitolato: Il drago di ghiaccio (titolo originale: The ice dragon). Fin da allora Martin era evidentemente attratto
dai draghi e orientato nelle sue storie al genere fantasy, di cui fa parte
anche questo libro.
Il drago di ghiaccio racconta la storia di Adara, una bambina nata
durante un rigidissimo inverno, talmente rigido da averla segnata. Adara,
infatti, non è una bambina come tutte le altre: non piange mai, ride raramente,
resta sempre in disparte; in poche parole è fredda. Una sola cosa sembra starle
veramente a cuore: l’inverno. E, con lui, l’arrivo del drago di ghiaccio, creatura
letale, selvaggia e indomabile anche dai più esperti cavalieri di draghi, con
il quale, tuttavia, la bambina riesce a stabilire un’intesa. Ogni anno, durante
l’inverno, il drago di ghiaccio torna per incontrare Adara, dalla quale si
lascia addirittura cavalcare. Eppure la felicità di Adara è destinata a non
durare a lungo.
Da lunghi anni, ormai, è in corso
una sanguinosa guerra e il regno dove Adara vive col padre e i fratelli è
sull’orlo della sconfitta. Il nemico dispone nel suo esercito di un maggior
numero di cavalieri e di draghi sputafuoco. L’unica soluzione per sopravvivere
è abbandonare al più presto le terre del nord che, di lì a poco, sarebbero
cadute in mano al nemico e devastate dai suoi draghi, e spingersi più a sud,
lontano da guerra e distruzione.
Per Adara, però, non esiste nulla
di più importante di poter incontrare ancora il drago di ghiaccio, così decide
di restare nel luogo dov’è nata, a costo di rischiare la sua stessa vita…
Il drago di ghiaccio è stato pubblicato per la prima volta in
Italia nel 2007 da Mondadori, in una versione corredata dalle illustrazioni in
bianco e nero di Luca Enoch.
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