Immagine di copertina di Tolkien |
Visto che di recente è uscita al
cinema la versione cinematografica, ne approfitto per restare sulla cresta
dell’onda e parlarvi de Lo Hobbit o La
riconquista del Tesoro.
L’autore è J.R.R. Tolkien, noto
per aver scritto il più famoso, il più letto, il più scopiazzato, il più
osannato romanzo fantasy del secolo scorso: Il
Signore degli Anelli, un libro che è stato d’ispirazione per moltissimi
autori desiderosi di abbracciare lo stesso genere.
Lo Hobbit si inserisce nel medesimo universo de Il Signore degli Anelli, popolato da
hobbit, nani, elfi, orchi, lupi mannari, aquile, ragni giganti. Vi ritroviamo
persino alcuni personaggi: lo hobbit protagonista, Bilbo Baggins, lo stregone Gandalf,
Elrond, l’elfo che domina la bella valle di Forraspaccata, e Gollum.
Le vicende raccontate in questo
libro precedono quelle narrate nel capolavoro di Tolkien e raccontano, tra le
altre cose, di come Bilbo Baggins riuscì a entrare in possesso dell’Anello, che
anche qui avrà un ruolo fondamentale.
A differenza de Il Signore degli Anelli, però, Lo Hobbit non nasce come un romanzo per
adulti, ma come un libro per ragazzi. Cambia lo stile, così come cambia il modo
di narrare. In questo libro Tolkien approfondisce meno la psicologia dei
personaggi e si dedica di più all’azione.
Il romanzo è stato pubblicato per
la prima volta nel 1937 col titolo originale di:
The Hobbit or There and Back Again.
Benché lo stile risenta un pochino dell’età del libro, la storia resta sempre
appassionante.
In breve la trama è questa: un
bel giorno lo stregone Gandalf bussa alla porta del pacifico Bilbo avendo un’interessante
proposta da fargli: seguirlo in un’avventura a cui avrebbero preso parte anche
13 coraggiosi nani. Lo scopo? Riconquistare l’antico regno dei nani che giace
nel cuore della Montagna Solitaria e rientrare in possesso del loro ricchissimo
tesoro, sorvegliato a vista dal temibile drago Smog (da qui si evince il
sottotitolo della versione italiana; la traduzione letterale del sottotitolo
originale inglese è invece: Andata e ritorno). Inutile dire che, lungo il
cammino, la compagnia ne vedrà delle belle.
Personalmente ho letto il romanzo
su una edizione scolastica pubblicata dalla Adelphi nel 2003 in
cui, oltre all’immancabile mappa, compaiono anche i disegni originali
dell’autore stampati in bianco e nero. In ogni caso, per chi volesse leggerlo, procurarsi
oggi una nuovissima edizione del libro non sarà certo un problema, visto che
l’uscita del film ha dato impulso alla stampa di svariate versioni, illustrate
o meno, dell’opera.
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