sabato 14 dicembre 2013

La gara di paura

Copertina di Claudio Cerri


“C’erano una volta dei bambini, che si vantavano di essere molto coraggiosi. E c’erano anche dei mostri, che si vantavano di quanto erano paurosi e di quante persone avevano spaventato.”
Ai mostri viene allora una diabolica idea: organizzare una gara di paura. Ciascun mostro avrebbe scelto un bambino da spaventare e chi non ci fosse riuscito sarebbe stato una caccola secca!
A Neronotte, buio come una notte senza luna e un pozzo senza fondo, tocca il più piccolo del gruppo, Luca.
Neronotte è un mostro davvero, davvero pauroso, ma non nel senso che fa paura… Lui, in realtà, è un gran fifone!
Chissà questa gara come andrà a finire…
Ne La gara di paura l’autrice, Maria Vago, tratta con umorismo la tematica della paura sfruttando un punto di vista originale, quello di un simpatico mostriciattolo che deve imparare a superare le sue paure con l’aiuto di un bambino. Il libro è illustrato dalle vivaci tavole di Claudio Cerri; i buffi mostri usciti dalla sua matita (o, meglio, dalla sua tavoletta grafica) ispirano immediata simpatia anche al lettore meno coraggioso. La gara di paura è uscito nel 2013 per Piemme nella collana Il Battello a vapore, serie Arcobaleno, ed è adatto a partire dai quattro anni d’età.

venerdì 29 novembre 2013

Un galeone in città

Copertina di Sara Vivan


Chi pensa che i pirati siano ormai fuori moda, che non ci scoccino più ormai da secoli coi loro dannati arrembaggi, deve proprio ricredersi. Una ciurma al gran completo è appena attraccata col suo galeone niente poco di meno che… nella DARSENA DI MILANO! Cosa ci faranno mai dei pirati a Milano? Ma è ovvio, sono in cerca di un tesoro! Si tratta dell’Elisir Fieromoschetto, in grado di trasformare in un feroce pirata chiunque riesca a berlo, l’ideale per ripopolare la vecchia ciurma dell’Urcalorca di nuove leve. Secondo le mappe il tesoro in questione si trova sepolto proprio sotto il terreno dell’asilo Massaua. Non c’è tempo da perdere! L’intero equipaggio, capitanato dall’intrepido Capitan Tempesta, parte alla conquista dell’asilo, seguito a ruota da Lorenzo, aspirante pirata di nove anni, e dalla coetanea Samantha, preoccupata per le sorti del fratellino che in quel momento si trova proprio all’asilo Massaua. L’impresa si preannuncia per i pirati come un gioco da ragazzi… ma sarà davvero così?
In Un galeone in città Anna Servida è riuscita a dare nuovo lustro alla classica figura del pirata, rozzo e feroce, trasportandola in un contesto attuale e un ambiente moderno come la città di Milano. Ne derivano scene divertenti e situazioni inusuali che, unite a una prosa scorrevole e accattivante, tengono sempre viva l’attenzione del giovane lettore. Accompagnato dalle vivaci illustrazioni di Sara Vivan, Un galeone in città è uscito per la prima volta nel 2012 per Paoline nella collana Il parco delle storie, serie Le biciclette, ed è adatto a partire dai 9 anni d’età.

sabato 9 novembre 2013

Skellig



Se dovessi citare alcuni tra i più importanti autori per ragazzi contemporanei di sicuro David Almond non potrebbe mancare. Il suo Skellig, uscito in Inghilterra nel 1998, è già un classico che ha vinto importanti premi internazionali, come il Carnegie Medal e il Whitbread Children’s Award; da questo libro sono stati tratti anche una pièce teatrale e un film.
Le atmosfere dipinte in questo romanzo, almeno nella prima parte, sono decisamente cupe, malinconiche. Protagonista della storia è il giovane Michael, che da poco si è trasferito con la famiglia nel quartiere di Falconer Road di una non specificata cittadina inglese. La nuova casa, appartenuta in precedenza a un uomo anziano, un certo Ernie Myers, è sporca e malmessa, ma ancora più fatiscente è il garage dell’abitazione, che rischia di crollare da un momento all’altro. È proprio qui che, sfidando il divieto dei suoi genitori, Michael incontrerà Skellig. Chi o cosa è Skellig? Per sua stessa definizione Skellig è qualcosa: “Qualcosa come te, come una bestia, come un uccello, come un angelo. Qualcosa così […]”.
Alla costante pena per la salute della sorellina, nata prematura con problemi di cuore, per Michael si aggiungerà il desiderio di aiutare questa strana creatura, sporca e trasandata come il luogo in cui abita, a ritornare alla vita.
Scritto in uno stile semplice e diretto, questo romanzo riesce a essere toccante senza mai risultare melenso. Il libro può essere letto a partire dagli undici anni, ma è super consigliato anche agli adulti.
In Italia è uscito per la prima volta nel 2009, edito dalla Salani.

venerdì 25 ottobre 2013

Cosa stai guardando?

Copertina di Claudio Cerri

“Silvia e il suo gatto sono rimasti a bocca aperta.
Marco non riesce a credere ai suoi occhi. Cosa avrà visto?”
Già, cos’avranno visto tutti i bambini?
Perché anche Francesca, Idris, Antonio, Riccardo, Asha ed Elia sembrano meravigliati per qualcosa. E intanto i giocattoli restano soli soletti nelle camerette e nelle vetrine dei negozi.
Cosa ci sarà di tanto incredibile da aver catturato l’attenzione di tutti?
Cosa stai guardando?, scritto da me e illustrato dalle splendide tavole di Claudio Cerri, tratta la tematica dell’anticonsumismo, giocando con la straordinaria capacità dei bambini di stupirsi di fronte a cose belle che noi adulti, purtroppo, diamo per scontate. L’albo non manca di stimolare la fantasia e la curiosità dei bambini, rapendo il piccolo lettore con le sue colorate immagini e coinvolgendolo attraverso alcuni giochi finali.
Cosa stai guardando? è uscito nel 2013 per Sinnos Editrice nella collana Nidi ed è adatto a partire dai 3 anni di età.


venerdì 11 ottobre 2013

Dov'è finito Carlotto?

Copertina di Francesca Rucci


Indovinate un po’ cos’ha ricevuto Sveva dai genitori per il suo sesto compleanno… Forse la bambola che tanto desidera e che tutte le sue amiche già possiedono? No, siete fuori strada. Si tratta di un semplice binocolo…
Eppure l’iniziale delusione della bambina, che avrebbe preferito di gran lunga la fantastica Lola Dance a quell’inutile aggeggio, si trasforma ben presto in entusiasmo quando Sveva scopre quanto possa essere divertente fare birdwatching nei parchi, immersi nella natura.
Così un bel giorno la giovane esploratrice si accorge di un curioso uccellino, un allocco, che se ne sta dentro al nido con gli occhi aperti mentre i fratelli e la mamma dormono profondamente. La cosa è assai strana, visto che gli allocchi sono uccelli notturni che dormono di giorno e restano svegli durante la notte. Pensa che ti ripensa, Sveva trova finalmente un nome al piccolo allocco: Carlotto. Da quel momento fare visita al nuovo amico diventerà un rito per Sveva, finché un giorno, sbirciando col binocolo, la bambina troverà il nido vuoto. Dove si sarà cacciato Carlotto?
Dov’è finito Carlotto? è una interessante prima lettura, in cui l’autrice, Alessandra Sala, è riuscita a inserire diversi temi: dall’importanza di imparare fin da piccoli l’amore e il rispetto per la natura, all’anti-consumismo, alla crescita del protagonista attraverso nuove esperienze.
Questo libro, pubblicato nel 2012 da Paoline nella collana Il parco delle storie, serie Le Giostre (4+), è impreziosito dalle belle illustrazioni di Francesca Rucci, artista della plastilina che, col suo talento, è riuscita a riprodurre sorprendenti scenari e simpatici personaggi.

venerdì 27 settembre 2013

Gatto a distanza

Copertina di Donata Pizzato

È mai possibile che un gatto soffra di vertigini? Beh, Micio, protagonista di Gatto a distanza, ne soffre eccome ed è proprio a causa di questo suo insolito problema che il povero gattino resta bloccato sul tetto di un garage. A saltar giù manco a parlarne e Micio rischia seriamente di morire di fame. L’unica cosa che gli resta da fare è miagolare come un disperato.
Per fortuna i suoi sforzi vengono ripagati, infatti quegli strazianti miagolii vengono avvertiti da tutto il vicinato e in particolare attirano l’attenzione di Martina, una bambina che abita nel palazzo proprio di fronte al tetto del garage dove Micio è prigioniero.
Dopo lunghe ricerche per capire da che parte provenissero quei lamenti, finalmente Martina individua Micio e inizia a lanciargli del cibo per nutrirlo e tenerlo in vita.
Ma non sarà solo Micio a giovare di quell’incontro… Martina ha perso da poco il papà e prendersi cura di quello sfortunato gattino la aiuterà a superare la paura di perdere qualcuno a cui si vuole bene.
Con Gatto a distanza l’autrice, Grazia Ciavatta, ha vinto l’edizione 2012 del Premio Il Battello a Vapore.
La forza di questo libro sta nella sensibilità con cui l’autrice è riuscita a parlare di un argomento tanto difficile, come la morte di un genitore, in maniera delicata e misurata, senza mai scadere nel lacrimevole. 
La storia rappresenta un romanzo di formazione in cui diversi personaggi avranno l’occasione di mettersi alla prova e superare i loro limiti e le loro paure.
Pubblicato nel 2013 da Piemme nella collana Il Battello a Vapore, Gatto a distanza è accompagnato dalle vivaci illustrazioni di Donata Pizzato ed è adatto a bambini a partire dagli 8 anni d’età.

sabato 7 settembre 2013

La magia del buio

Copertina di Andrea Alemanno
“Quando il buio ti avvolge nel suo caldo abbraccio puoi fare tante cose…
puoi vedere la luce di una casa brillare da lontano e immaginare cosa stiano facendo i suoi abitanti…
Puoi proiettare la tua ombra sotto un lampione e fingere di essere un gigante… […]”
E non solo!
Il buio è pieno di magici segreti che aspettano solo di essere scovati. Grazie a lui potremo scoprire tante belle cose che durante il giorno, alla luce del sole, non si possono vedere. Basterà affidarsi ai propri sensi, dotarsi di una buona dose di curiosità e infine ricorrere alla propria fantasia. Una volta presa confidenza con il buio per i piccoli lettori sarà più semplice superare le loro paure.
Scritto da me e illustrato dalle delicate tavole di Andrea Alemanno, La magia del buio è edito nel 2013 da Edizioni Paoline nella collana Bimbi Felici, ed è adatto a partire dai 3 anni.


domenica 21 luglio 2013

Il leprotto della luna

Copertina di Birgitta Sif


La Principessa P.J. Petulant sarà anche una bambina, ma di sicuro ha le idee molto chiare, sa sempre cosa vuole e sa pure come ottenerlo: facendo i capricci.
Così alla sua ultima richiesta il papà, Re Winston, e la mamma, la Regina Elsa, non riescono a dirle di no e la piccola P.J. ottiene finalmente il tanto agognato drago (che chiamerà Sandra benché si tratti di un esemplare maschio), salvo stufarsene un attimo dopo averlo ricevuto.
Ora infatti l’attenzione della giovane Principessa è tutta rivolta a ottenere il leprotto della luna, che i genitori non saprebbero proprio come procurarle. Sarà invece lo strambissimo leprotto ad accontentarla, lasciando la luna e piombando nella sua stanza per starle vicino. Col suo arrivo, però, le cose per la capricciosa P.J. cambieranno… E quando Re Winston verrà rapito dal vicino di castello rischiando la decapitazione, il leprotto della luna e il drago Sandra si attiveranno per aiutare P.J. a liberarlo.
De Il leprotto della luna avevo già accennato qualcosa qui. Il romanzo, scritto da Sue Monroe in uno stile spassoso e vivace, si legge tutto d’un fiato. Adatto a bambini a partire dai 7 anni, questo libro rappresenta un moderno romanzo di formazione che vede la protagonista diventare via via più altruista e meno capricciosa. Le illustrazioni interne, realizzate in bianco e nero, sono la simpatica e irriverente creazione di Birgitta Sif.
Pubblicato in Inghilterra nel 2012 con il titolo originale di The magnificent moon hare, in Italia il libro è uscito nella stesso anno edito da Feltrinelli Kids.   

sabato 6 luglio 2013

Amici per un dente

Copertina di Mirella Mariani


Il piccolo Francesco ha di che essere orgoglioso: finalmente ha perso il suo primo dente da latte! Si tratta di un canino, per la precisione.
Quella stessa notte, com’è consuetudine in questi casi, il topo dei denti fa visita a Francesco per recuperare il vecchio dente e gettare nella bocca del bambino il seme di un nuovo dentino che, ben presto, sarebbe cresciuto.
Durante questa semplice operazione, però, qualcosa va storto. Topo Tif non ci vede granché bene, eppure si ostina a non mettere gli occhiali, così finisce per confondere il dentino di Francesco con quello di Vladimiro. Il problema è che quest’ultimo non è un bambino qualunque… è un vampiro! E adesso?
Scritto da Fulvia Degl’Innocenti e illustrato da Mirella Mariani, Amici per un dente è la storia di un’amicizia inconsueta nata tra un bambino e un vampiro, un’amicizia che non conosce limiti e barriere, neppure quelli della diversità.
Amici per un dente è uscito nel 2013, edito dalla casa editrice Paoline nella collana Il parco delle storie e nella serie Le giostre (4+), i cui libri sono dotati di un doppio livello di lettura che li rende adatti sia a piccoli lettori alle prime armi che ad attenti ascoltatori.

venerdì 14 giugno 2013

Il bambino che si ficcava sempre le dita nel naso

Copertina di Claudio Cerri
Carletto ha un vizio davvero disgustoso: si ficca sempre le dita nel naso, in barba ai rimproveri di mamma e papà. Il suo naso, a furia di infilarci le dita dentro, si allarga ogni giorno di più finché, in una giornata molto ventosa, il bambino imparerà a sue spese quanto avrebbe fatto meglio a lasciar perdere questa brutta abitudine…
Scritto da me e illustrato da Claudio Cerri, Il bambino che si ficcava sempre le dita nel naso è edito nel 2013 dalla casa editrice Il Ciliegio nella collana le Ciliegine dai 3 ai 6 anni.
Il libro si propone come una sorta di divertente lezione di “bon ton” per i più piccoli ed è ricco di simpatiche e coloratissime illustrazioni. 



Lo puoi trovare anche nelle librerie e in altri shop online!

sabato 1 giugno 2013

I bambini della nanna

Copertina di Samantha Enria
Tutti i bambini, quando si fa sera, vanno a fare la nanna. Ciascuno di loro ha un suo modo preciso di addormentarsi: circondandosi di peluche, sdraiandosi nel lettone in mezzo a mamma e papà, tenendo una luce accesa o facendosi cantare una ninna nanna… Quel che è certo è che ogni bambino della nanna, a suo modo, è un bambino speciale.
Ne I bambini della nanna Lucia Panzieri dipinge una serie di situazioni diverse in cui ogni bambino sceglie di farsi accogliere dall’arrivo della notte. Alcune sono buffe e divertenti, altre ispirano dei bei sogni, e tutte hanno in comune la capacità di rilassare, permettendo a un piccolo lettore di identificarsi con uno dei personaggi. In questo modo un bambino può superare più facilmente la paura del buio che può coglierlo quando si appresta ad andare a dormire.
Il testo è in rima ed è accompagnato dalle dolcissime illustrazioni di Samantha Enria. L’albo è stato pubblicato per la prima volta nel 2006, e successivamente nel 2010, da Lapis Edizioni.  

martedì 14 maggio 2013

Puzzetta di piedi

Copertina di Paolo d'Altan

Teodosio, detto Teo, ha un problema che lo tormenta: ogni volta che qualcuno batte le mani, i sui piedi sprigionano un fortissimo odore di gorgonzola e tutti intorno a lui sono costretti a tapparsi il naso o ad allontanarsi. Questo particolare fenomeno, di cui il bambino si vergogna tantissimo e a cui non riesce a trovare rimedio, gli è valso l’odiato soprannome di “Puzzetta di piedi”.
Eppure non tutti i mali vengono per nuocere. Un giorno, infatti, mentre Teo si trova coi suoi amici nella cantina di casa sua a discutere del suo problema, ecco che, da una botte, spunta Sorcinus, un topo gigantesco a capo dei topi del quartiere, deciso a trasformare il problema di Teo in un’arma invincibile da sfruttare a favore del suo popolo… 
Scritto da Emilio Gargioni e illustrato da Paolo d’Altan, Puzzetta di piedi è stato pubblicato nel 2005 da Falzea Editore nella collana I Quadrotti.
Questa storia, fantasiosa e scanzonata, trasmette un importante messaggio: ciò che ci rende “diversi” è ciò che ci rende unici e speciali. 

venerdì 12 aprile 2013

Cappuccetto Oca

Copertina di AntonGionata Ferrari


Be’, diciamocelo, da quando Valentina, meglio nota come Cappuccetto Rosso, è scampata alle sgrinfie del lupo diventando famosa ha iniziato proprio a montarsi la testa. Prima andava sempre a trovare nonna Marisa, ma ora è troppo presa dalle sue mille attività che non le consentono neppure di andare a scuola! La nonna è molto arrabbiata. Anche lei, in fondo, se l’è vista davvero brutta in quell’occasione, eppure nessuno dopo il fattaccio si è mai interessato a lei.
Così ora la nonna è decisa a correre ai ripari per raddrizzare figlia e nipote, diventate entrambe assai superficialotte, e inizia a prendere lezioni speciali da una strana vicina di casa…
In Cappuccetto Oca Roberto Denti traccia un poco lusinghiero ritratto, ahimè fin troppo fedele, della società moderna, sempre più improntata sulla superficialità e la leggerezza.
Gli antefatti della storia sono quelli narrati nella famosissima favola di Cappuccetto Rosso. A quanto pare, anziché fare tesoro della brutta esperienza vissuta per maturare e diventare più saggia, la bambina si è invece trasformata… in un’ochetta!
Cappuccetto Oca è stato pubblicato per la prima volta nel 2006 da Edizioni Piemme nella collana Battello a Vapore, serie bianca (5+). Le simpaticissime illustrazioni che accompagnano il testo sono di AntonGionata Ferrari e sono tutte a colori.

venerdì 22 marzo 2013

Il principe Mirtillo

Copertina di Mattia Cerato
Chi non desidera una vita piena di avventure? Di sicuro il giovane principe Mirtillo ne vorrebbe una, ma fin da quando stava ancora nella culla il suo destino era già segnato: sulla sua testolina di coniglietto, infatti, era stata posta una corona d’oro, simbolo che un giorno sarebbe diventato re.
Eppure quella vita così “regale” (e piuttosto noiosa) a Mirtillo va decisamente stretta. Il suo unico desiderio è evadere dalla prigione del suo bel palazzo e scoprire il mondo là fuori. Così un bel giorno il giovane coniglietto fugge nel bosco su cui tanto aveva fantasticato guardando fuori dalla finestra della sua camera. Qui la vita è proprio tutta un’altra storia! Mirtillo ha così la possibilità di fare un mucchio di nuove esperienze, come l’amicizia con la coniglietta Polpetta. Tutto sembra andare per il meglio, almeno fino a quando al ribelle coniglietto non tocca fare i conti con la perfida maga Scintilla…
Il principe Mirtillo, scritto da Francesca Ruggiu Traversi e illustrato da Mattia Cerato, insegna come, attraverso la volontà e il coraggio, anche i più piccoli possono riuscire in grandi imprese.
Il libro è uscito nel 2011 per la casa editrice Paoline nella collana Le Altalene (6+).

mercoledì 20 febbraio 2013

Le quattro stagioni di Boscodirovo e altre storie

Copertina di Jill Barklem


Jill Barklem, scrittrice e talentuosa illustratrice, è l’autrice di questa fortunata antologia che ha resistito indenne al passare del tempo e delle generazioni.
Le quattro stagioni di Boscodirovo e altre storie è uscito per la prima volta in Inghilterra per la HarperCollins Publishers nel 1999 col titolo originale di The Complete Brambly Hedge. Va però precisato che i primi quattro degli otto racconti che compongono l’antologia (Storia di primavera, Storia d’estate, Storia d’autunno e Storia d’inverno) uscirono per la prima volta nel 1980; seguono La scala segreta (1983), Avventura sui monti (1986), Storia di mare (1990) e Papaverina e i bambini (1994).
La versione del libro che ho letto, edita in Italia da Edizioni EL, risale all’anno 2000, ma recentemente mi è capitato di vedere in libreria una edizione datata 2012, a dimostrazione che questo libro è ormai divenuto un classico della letteratura per l’infanzia. 
Boscodirovo, come la stessa autrice ha affermato, rappresenta il suo “mondo ideale”, un mondo dove gli abitanti, dei simpatici topolini, vivono una vita semplice ma piena, aiutandosi gli uni con gli altri e traendo il massimo dalla natura, sempre però nel suo rispetto.
La forza di Jill Barklem è stata quella di dare vita alle sue storie attraverso delle immagini spettacolari, curatissime nei dettagli e ricche di particolari, da cui un bambino si sente sempre molto attratto. La medesima attenzione per i particolari è stata messa nella descrizione della vita dei topolini; l’autrice ha infatti voluto escludere dall’universo dei suoi protagonisti ogni concetto umano, riproponendo sistemi di misura e abitudini commisurati ai personaggi. 
Lo stile adottato nella narrazione è semplice e immediato, proprio come semplice, in fondo, è la trama di ogni racconto, che rende questo libro adatto a un pubblico di lettori giovanissimi (6+).

lunedì 28 gennaio 2013

Lo Hobbit o La Riconquista del Tesoro

Immagine di copertina di Tolkien


Visto che di recente è uscita al cinema la versione cinematografica, ne approfitto per restare sulla cresta dell’onda e parlarvi de Lo Hobbit o La riconquista del Tesoro.
L’autore è J.R.R. Tolkien, noto per aver scritto il più famoso, il più letto, il più scopiazzato, il più osannato romanzo fantasy del secolo scorso: Il Signore degli Anelli, un libro che è stato d’ispirazione per moltissimi autori desiderosi di abbracciare lo stesso genere.
Lo Hobbit si inserisce nel medesimo universo de Il Signore degli Anelli, popolato da hobbit, nani, elfi, orchi, lupi mannari, aquile, ragni giganti. Vi ritroviamo persino alcuni personaggi: lo hobbit protagonista, Bilbo Baggins, lo stregone Gandalf, Elrond, l’elfo che domina la bella valle di Forraspaccata, e Gollum.
Le vicende raccontate in questo libro precedono quelle narrate nel capolavoro di Tolkien e raccontano, tra le altre cose, di come Bilbo Baggins riuscì a entrare in possesso dell’Anello, che anche qui avrà un ruolo fondamentale.
A differenza de Il Signore degli Anelli, però, Lo Hobbit non nasce come un romanzo per adulti, ma come un libro per ragazzi. Cambia lo stile, così come cambia il modo di narrare. In questo libro Tolkien approfondisce meno la psicologia dei personaggi e si dedica di più all’azione.
Il romanzo è stato pubblicato per la prima volta nel 1937 col titolo originale di: The Hobbit or There and Back Again. Benché lo stile risenta un pochino dell’età del libro, la storia resta sempre appassionante.
In breve la trama è questa: un bel giorno lo stregone Gandalf bussa alla porta del pacifico Bilbo avendo un’interessante proposta da fargli: seguirlo in un’avventura a cui avrebbero preso parte anche 13 coraggiosi nani. Lo scopo? Riconquistare l’antico regno dei nani che giace nel cuore della Montagna Solitaria e rientrare in possesso del loro ricchissimo tesoro, sorvegliato a vista dal temibile drago Smog (da qui si evince il sottotitolo della versione italiana; la traduzione letterale del sottotitolo originale inglese è invece: Andata e ritorno). Inutile dire che, lungo il cammino, la compagnia ne vedrà delle belle.
Personalmente ho letto il romanzo su una edizione scolastica pubblicata dalla Adelphi nel 2003 in cui, oltre all’immancabile mappa, compaiono anche i disegni originali dell’autore stampati in bianco e nero. In ogni caso, per chi volesse leggerlo, procurarsi oggi una nuovissima edizione del libro non sarà certo un problema, visto che l’uscita del film ha dato impulso alla stampa di svariate versioni, illustrate o meno, dell’opera.

venerdì 11 gennaio 2013

Ciccio Frittata

Copertina di Andrea Castellani


Ciccio Frittata ha un unico, grande sogno: diventare un abile inventore. In questo modo prenderebbe due piccioni con una fava, diventando famoso in tutto il mondo e facendo colpo su Sara Meglio, per cui s’è preso una bella cotta.
Resta un unico problema: cosa inventare??? Quanto a suggerimenti l’amico Ivo Manetta non sembra essere di grande aiuto… Ma ecco che i nonni arrivano in soccorso del nipote e, senza volerlo, parlando del più e del meno, gli servono su un piatto d’argento una bella idea.
Ciccio ha deciso, avrebbe inventato un avanzatissimo dispositivo antifurto! Alta tecnologia? Ma no, è sufficiente l’impiego del gatto Panettone! Dunque a Ciccio non resta che sperimentare il suo nuovo Gattifurto… nella speranza che, almeno per questa volta, fili tutto liscio come l’olio. Ma sarà possibile?
Scritto a quattro mani da due veri fuoriclasse, Pierdomenico Baccalario e Alessandro Gatti, Ciccio Frittata è una garanzia di risate e, non a caso, rientra nella collana Crepa Pelle di Edizioni EL. Il libro è uscito nel 2012, accompagnato dalle accattivanti illustrazioni di Andrea Castellani, tutte a colori.

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